SEMESTRE/SEMESTER:
I Semestre
ANNO/YEAR:

2020-2021

DOCENTI/PROFESSORS:
  • Stefano Guidarini
  • Fabio Lepratto
  • Giancarlo Paganin
  • Paolo De’ Angelis

Il recupero di un’architettura esistente implica la necessità di instaurare un rapporto solido e oggettivo tra conservazione e innovazione, tra tutela e nuove funzioni, basando il progetto di architettura per il costruito sul più ampio concetto di conoscenza. Non solo la completa conoscenza della materia, dei problemi che la investono della sua storia e delle sue continue modificazioni, ma anche delle relazioni che l’edificio ha instaurato (o perduto) col contesto nel quale è inserito e con il territorio che lo circonda.

Il Laboratorio si pone quindi l’obiettivo di fornire una consapevolezza specifica degli edifici e del contesto fisico e sociale nel quale si interviene. Il progetto è inteso come una successione ragionata di scelte tra loro coerenti, dalla scala urbana fino al dettaglio architettonico.
Progettare con questa consapevolezza vuol dire rendersi conto che la città e il territorio sono “depositi di progetti” che si avvicendano nel tempo, a volte completandosi in un’ottica di continuità e a volte negando le idee e le previsioni precedenti. Progettare con consapevolezza vuol dire quindi proporre soluzioni attuali e adeguate che possono essere di continuità o di rottura con gli assetti precedenti.

Conservare o costruire – osservava Ernesto Nathan Rogers nel 1957 – sono momenti di un medesimo atto di coscienza, poiché l’uno e l’altro sono sottoposti ad un medesimo metodo: conservare non ha senso se non è inteso nel significato di attualizzazione del passato e costruire non ha senso se non è inteso come continuazione del processo storico: si tratta di chiarire in noi il senso della storia.
Il progetto di architettura per il costruito è il luogo della sintesi, dell’incontro tra la conservazione della memoria storica e la perpetuazione del suo utilizzo, dell’interazione tra più settori disciplinari e professionali intesa non come una serie di approcci e soluzioni parziali, ma nel senso più ampio di una partecipazione attiva alle varie fasi del progetto. Interazione e partecipazione da sviluppare al massimo livello di competenza delle singole discipline, una volta pienamente metabolizzata la lettura dell’oggetto per cui andare a progettare.
È con lo sguardo rivolto alle problematiche della conservazione della materia, dell’applicazione della norma, della compatibilità tecnologica e strutturale tra l’edificato e le nuove esigenze funzionali che si vuole oggi sviluppare un consapevole progetto di architettura per il costruito.
Il Laboratorio dà voce ormai da tempo a queste linee di pensiero, dedicandosi a tutto quanto si possa andare a legare al progetto di architettura a sostegno e complemento del patrimonio storico esistente.
Un progetto con un linguaggio proprio, contemporaneo, in grado di risolvere problemi contingenti, strettamente funzionali e strutturali, per il tramite delle tematiche legate alla conservazione, alla fruizione ed all’accessibilità, all’inserimento e/o all’accostamento del “nuovo” all’esistente.

I temi di progetto riguardano la progettazione per il recupero o la nuova realizzazione di luoghi pubblici, di edifici di uso pubblico e per la residenza sociale, dei quali si approfondiscono le relazioni con la complessità funzionale e infrastrutturale della realtà urbana contemporanea. Particolare importanza sarà data al problema della logica costruttiva, intesa come insieme di coerenze logiche tra spazio, linguaggio, distribuzione, tecnologia, impianti e strutture, contro l’arbitrarietà della forma.