SEMESTRE/SEMESTER:
II Semestre
ANNO/YEAR:

2024-2025

DOCENTI/PROFESSORS:
  • Raffaella Neri
  • Alberto Veiga
  • Elsa Garavaglia
  • Daniele Fanzini

Il Laboratorio è il luogo della elaborazione teorica e sperimentale del progetto di architettura, e rappresenta l’esperienza centrale del corso di studio.
Si fonda sull’insegnamento di più discipline coordinate fra loro (composizione architettonica e urbana, strutture, tecnologie e BIM, impianti, materiali, per il Laboratorio 2), che collaborano con il fine comune di affrontare la complessità del progetto di architettura.
Il progetto compiuto è il risultato sintetico del lavoro di Laboratorio.

Il Laboratorio 1 (semestrale) e 2 (annuale) sono in successione, con progetti diversi: ciò significa che uno studente può frequentare i due Laboratori con gli stessi docenti (salvo qualche integrazione), fino a concludere l’iter degli studi con la tesi di laurea.

Obiettivo dell’insegnamento è consolidare le conoscenze teoriche, progettuali e tecniche dello studente, sperimentare la loro applicazione al progetto verificandone le relazioni reciproche, accrescere le capacità critiche al fine di compiere scelte consapevoli e motivate. Tale approccio mira a favorire, al contempo, razionalità e immaginazione, capacità di comporre forma, funzione e costruzione in un risultato unitario.

Il lavoro del Laboratorio è incentrato sull’elaborazione del progetto, cui sono affiancate lezioni e riflessioni teoriche, svolte anche attraverso letture e commenti collettivi di testi concordati.
Le diverse discipline presenti portano contributi specifici attraverso lezioni ex cathedra e, naturalmente, partecipando alla costruzione del progetto.
Sono previsti workshop conclusivi, seminari con inviti eterni, condivisi con il corso di studi, e, generalmente, un viaggio di studio.

Il progetto procede dalla riflessione intorno al luogo, al tema e alle ragioni che sottendono alle scelte: questioni insediative, urbane, compositive, tipologiche, spaziali, strutturali ed espressive, da trasporre nelle forme dell’architettura.
Nel suo svolgimento affronta tutte le scale, dalla composizione urbana, poiché il primo e fondamentale compito dell’architettura è la costruzione di luoghi e non di oggetti, fino a definire caratteri e tipologia degli edifici, tipologia ed elementi della costruzione, dettagli e impianti, fino a una scala esecutiva.

Particolare attenzione è dedicata alla questione dei rapporti che intercorrono fra architettura e costruzione, fra aspetto espressivo e aspetto tecnico del progetto, in linea con la migliore tradizione delle scuole politecniche. Sono due temi legati da una relazione particolarmente feconda, passibile di diverse interpretazioni, indispensabile per arrivare alla definizione delle forme dell’architettura.

Il lavoro viene generalmente svolto in gruppi e parte da una scala urbana per definire uno o più master plan. Simulando una condizione di lavoro reale, singolarmente o per piccoli gruppi viene poi sviluppato il progetto di uno-due edifici, verificati nuovamente nel progetto complessivo e condotti fino alla scala esecutiva.

Questi i risultati formativi attesi:
– considerare l’architettura un’attività della conoscenza
– leggere e interpretare i caratteri dei luoghi per prevederne la trasformazione
– porsi obiettivi chiari e perseguirli con coerenza e metodo
– acquisire approfondite conoscenze disciplinari nei diversi campi necessari al progetto, stabilire corrette relazioni e portarle a sintesi nel progetto attraverso capacità critica e autonomia di giudizio
– comporre le questioni tecniche e strutturali con quelle spaziali, formali ed espressive, proprie dell’architettura
– lavorare in gruppo
– argomentare, rappresentare e comunicare scelte e risultati