
Titolo della tesi:
Aree archeologiche e progetto di architettura. Atene: il vecchio museo dell’Acropoli
Data della discussione finale:
Dicembre 2023
Studenti:
Matteo Mornata, Simona Talerico, Annalisa Vaghi
Docenti del Laboratorio:
Luisa Ferro
Marcello Aprile
Maria Cristina Giambruno
Lorenza Petrini
Francesco Pittau
Abstract:
Questo lavoro di tesi propone un progetto per l’acropoli di Atene, una delle aree archeologiche più importanti della città. Progettare in ambito archeologico significa operare direttamente all’interno della storia, nella stratificazione stessa. Per la composizione architettonica, il rapporto con l’antico implica una riconsiderazione di quest’ultimo, proiettandolo nel nuovo. Guardare all’antico non significa ricercare la ciclicità storica, ma, al contrario, ritrovare quei valori profondi e originari che sono il fondamento della composizione architettonica. Il progetto si configura quindi come un’operazione in grado di creare un contatto tra antico e nuovo, talvolta mettendo in crisi l’ordine esistente per definirne uno nuovo, suggellando così la continuità dell’architettura nel tempo. L’intervento ha luogo nell’area sudorientale della collina sacra, dove si trova, ad una quota ribassata rispetto al livello del suolo. Il Vecchio Museo dell’Acropoli, oggi vuoto e chiuso al pubblico, è caduto in disuso in seguito all’apertura del Nuovo Museo progettato da B. Tschumi ai piedi della collina. Sorgendo nell’area in cui sono sepolti parte dei resti dell’Acropoli micenea, arcaica e classica, il Vecchio Museo ne cela completamente le tracce, cancellando parte del mito e della memoria del luogo. L’obiettivo primario del progetto è riportare alla luce alcune di queste tracce, in modo da renderle nuovamente visibili, conservando al contemporaneo il rapporto con l’edificio esistente e donandogli un nuovo punto di vista. Mediante la realizzazione di un atrio di dimensioni maggiori rispetto a quello attuale, il progetto mira a creare ulteriori spazi espositivi e a rinnovare quelli in disuso già esistenti all’interno del museo. In secondo luogo, il progetto si propone di riportare alla luce le tracce dell’antico e di consentire un accesso sotterraneo allo stilobate del Partenone. Creando uno spazio espositivo ipogeo al di sotto del Museo esistente, si richiama alla memoria l’antico Santuario di Pandion, i cui resti vengono portati alla luce, insieme al tracciato antico delle mura micenee. Il risultato mira a far riemergere l’uso del Vecchio Museo dell’Acropoli, le tracce e le sovrapposizioni storiche finora celate, richiamando alla memoria il mito del luogo.