Titolo della tesi:
Cartiere Sottrici Binda. Un nuovo centro di produzione e ascolto della musica a Vaprio d’Adda.

Data della discussione finale:
Dicembre 2022

Studenti:
Luca Citterio, Giacomo Gusmeroli, Eleonora Spinelli

Docenti del Laboratorio:
Stefano Guidarini (Progettazione architettonica), relatore
Christian Campanella (Restauro architettonico)
Paolo De’ Angelis (Affidabilità e vulnerabilità – Strutture)
Giancarlo Paganin (Tecnologia e progettazione in ambiente BIM)
Marcello Aprile (Impianti tecnici)
Tutor: arch. Stefano Galinta

Abstract:
Il lavoro di tesi riguarda un possibile progetto di recupero per la cartiera Sottrici Binda a Vaprio d’Adda, esempio del vasto patrimonio di archeologia industriale costituitosi nel tempo lungo le sponde dell’omonimo fiume lombardo. La cartiera, che versa in condizioni di degrado e abbandono dal 2007, sorge su un’isola naturale tra l’Adda e il Naviglio della Martesana ed è stata assieme al Vellutificio Velvis uno dei motori trainanti dell’economia vapriese fin dal XIX secolo.
Le caratteristiche del complesso, unite ad un’analisi mirata sulle possibili nuove attività da insediare, hanno portato ad ipotizzare la trasformazione degli edifici dell’ex cartiera in un nuovo centro per la produzione e l’ascolto della musica, in grado di attrarre a sé professionisti e ascoltatori. Come principio metodologico è stato deciso di conservare i principali manufatti architettonici, con interventi di rimozione solo nei casi in cui le condizioni delle strutture non fossero tali da garantire la sicurezza per i futuri occupanti. Gli interventi di nuova costruzione sono stati pensati come volumi il più possibile autonomi rispetto alle strutture esistenti, secondo un principio di riconoscibilità e compatibilità. Sulla base di tale approccio si è deciso di attribuire al complesso il nome di “Symphonion”, letteralmente “scatola musicale”, un antico strumento antenato del giradischi, il cui funzionamento può essere paragonato a quello del carillon. Vi è infatti una forte analogia tra questo strumento e l’idea alla base del progetto: rendere il complesso dell’ex cartiera un grande contenitore di musica.

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