Aree archeologiche e progetto di architettura

Titolo della tesi:
POMPEI, LA CASA DEL FAUNO.
Aree archeologiche e progetto di architettura.

Data di discussione della tesi:
20 Aprile 2018

Studenti:
Roberta Acerbis, Azzurra Colombo, Margherita Felici

Relatore
Luisa Ferro

Docenti del Laboratorio:
Luisa Ferro (Progettazione architettonica)
Maria Cristina Giambruno (Restauro architettonico)
Lorenza Petrini (Affidabilità e vulnerabilità)
Luca Zambelli (Progettazione Tecnologica)
Daniele Palma (Impianti tecnici)

Abstract:
La Casa del Fauno, tra più estese abitazioni dell’antica Pompei, occupa l’intera insula 12 della Regio VI; risalente al III secolo a.C., assunse l’impianto architettonico e decorativo definitivo nel II secolo a.C.
La tipologia della casa pompeiana ad atrio si integrano con aspetti tipici dell’architettura ellenistica quali il doppio atrio, il doppio peristilio e la griglia modulare che ne scandisce l’impianto architettonico, rendendone evidente la scomponibilità in unità geometriche coerenti e la suddivisione in due parti rispetto all’asse degli ambienti alla destra dell’atrio tuscanico.
La tesi analizza due percorsi, museale e domestico, appartenenti agli originari atri tuscanico e tetrastilo che accoglievano gli ospiti e mostravano la ricchezza e la potenza della famiglia.
Attraverso quattro tappe (Fauces, Tablinio, Pareti decorate, Esedra distila di Alessandro Magno), il progetto sviluppa un itinerario tra ambienti decorati con mosaici e intonaci, ricostruendo viste prospettiche confuse o perdute. L’itinerario termina nel secondo peristilio, anello di congiunzione tra i due percorsi; dal primo peristilio si accede al percorso privato e, attraverso la scala, si ammira l’originaria vista dalle sale da banchetto al piano superiore dell’esedra.

Scarica la tesi