Aree archeologiche e progetto di architettura

Titolo della tesi:
POMPEI, VILLA DEI MISTERI. Aree archeologiche e progetto di architettura.

Data di discussione della tesi:
20 Aprile 2018

Studenti:
Ivanina Krasimirova Guleva, Michele Mangini

Relatore
Luisa Ferro

Docenti del Laboratorio:
Luisa Ferro (Progettazione architettonica)
Maria Cristina Giambruno (Restauro architettonico)
Lorenza Petrini (Affidabilità e vulnerabilità)
Luca Zambelli (Progettazione Tecnologica)
Daniele Palma (Impianti tecnici)

Abstract:
A nord delle mura di Pompei, lungo il terreno che risale verso il Vesuvio, tra la Via dei Sepolcri e la Via Superior si trova Villa dei Misteri, esempio importante di commistione tra villa suburbana e rustica, con un impianto architettonico della prima metà del II sec. a.C. Dopo la scoperta nel 1909, il successivo scavo di Amedeo Maiuri porta alla luce l’intera villa tranne parte del quartiere servile e l’ingresso principale che, insieme a peristilio, atrio, vestibulum ed exedra formava un asse prospettico affacciato sul mare. Il progetto scava negli strati svelando caratteri celati dell’antico e restituendo senso e riconoscibilità a frammenti che costituiscono la memoria del luogo. Tramite una “riscrittura” urbana e architettonica si ricostituiscono i rapporti paesaggistici e infrastrutturali che collegavano la villa alla città: il collegamento con Via dei Sepolcri e Via Superior, il confine archeologico, il bordo di scavo e l’asse centrale della villa. Il progetto sviluppa due temi: il “recinto” e “l’asse”. Un museo articola “l’Atrio”, “la Cisterna” e “la Sala Ipostila” in un percorso espositivo che ridefinisce lo scavo. L’antico ingresso riportato “alla luce” rende invece riconoscibile l’asse della villa con interventi di rilevante carattere architettonico che risolvono problemi strutturali e conservativi.

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