Uno scenario per il post-Expo

Titolo della tesi:
WAVES STADIUM. Uno scenario per il post-Expo.
Data di discussione della tesi:
21 Dicembre 2015
Studenti:
Giulia Sada
Relatore
Maria Grazia Folli
Docenti del Laboratorio:
Maria Grazia Folli (Composizione architettonica)
Maria Grazia Folli (Composizione e progettazione urbana)
Pier Giorgio Malerba (Teoria e progetto di costruzioni e strutture)
Emilio Pizzi (Tecnologie costruttive)
Stefano De Antonellis (Impianti Tecnici)
Abstract:
Nell’ambito del sito Expo 2015, il progetto propone un grande parco urbano il cui punto focale è un nuovo Stadio, approfondito sia nelle implicazioni urbanistiche, sia nelle tematiche compositive integrate con quelle strutturali, tecnologiche e impiantistiche. Il master plan per il Post-Expo prevede un orto botanico, un parco attrezzato per l’attività sportiva e il “Waves” Stadium, all’estremità est dell’area, e valorizza la legacy dell’Evento, sia in termini di permanenze architettoniche, gli edifici e l’orditura di Cardo e Decumano, sia naturali, il “bordo” costituito da canali d’acqua e zone verdi. Il Waves Stadium si colloca nella categoria degli stadi contemporanei caratterizzati da una multifunzionalità che ne garantisce un costante e variabile utilizzo e la sostenibilità finanziaria; il numero di posti a sedere segue la generale tendenza verso impianti di minore capienza con maggiore comfort e visibilità.
Lo Stadio offre una continuità visiva tra interno e esterno al piano terra ricollegandosi al parco, e si confronta in altezza con Palazzo Italia; l’orientamento di questa “macchina solare” garantisce il comfort visivo a spettatori e giocatori. L’involucro a membrana che avvolge le strutture di copertura è l’elemento unificante e iconico del complesso.